giovedì 8 novembre 2012

COLLEZIONE PER TIPOLOGIA DI VIROLA

Una collezione importante da considerare è costituita dalle diverse tipologie di attacco della lampadina, che si chiama virola e che può distinguersi in vari standard per forma e misura:

A VITE
Lampadina con virola a vite
fonte: casa delle lampadine



A BAIONETTA
Lampadina con virola a baionetta
fonte: Philips



A TUTTOVETRO
Lampadina con virola a vite
fonte: casa delle lampadine



A BIPIN
Lampadina con virola a vite
fonte: casa delle lampadine



A SILURO
Lampadina con virola a vite
fonte: casa delle lampadine


COLLEZIONE PER FORMA DEL BULBO

Una lampadina può venire catalogata attraverso la forma del suo bulbo:

A GOCCIA
Lampadina ad incandescenza con bulbo a goccia
1860-1878
fonte: casa delle lampadine


A OLIVA
Lampadina alogena con bulbo a oliva
1960

fonte: casa delle lampadine


A TORTIGLIONE
Lampadina alogena con bulbo a tortiglione
1960

fonte: casa delle lampadine


A SFERA
Lampadina ad incandescenza con bulbo a sfera
1860-1878
fonte: casa delle lampadine


A PERETTA
Lampadina ad incandescenza con bulbo a peretta
1860-1878
fonte: casa delle lampadine


A TUBOLARE
Lampadina a scarica con bulbo a tubolare
1893

fonte: casa delle lampadine




mercoledì 7 novembre 2012

DESCRIZIONE

La lampadina è un dispositivo elettrico progettato per produrre luce; a questo scopo può utilizzare differenti tecnologie ed avere diversi possibili usi.

Principalmente una lampadina viene classificata attraverso i suoi due parametri più importanti:

Tensione di alimentazione (indicata in V = volt)
Potenza assorbita dalla rete (indicata in W = watt)

La potenza non è un indice diretto del flusso luminoso prodotto da essa (misurato in lumen), poiché quest'ultimo è determinato anche dall'efficienza luminosa dell'apparato stesso, ovvero dal rapporto tra l'energia luminosa visibile emessa e l'energia elettrica assorbita. L'energia perduta è pertanto quella parte di energia consumata che non serve alla produzione di luce visibile.

Nella maggioranza dei casi questa energia perduta è dissipata sotto forma di calore oppure, in misura meno significativa, sotto forma di luce emessa in zone dello spettro elettromagnetico che non sono percepibili dall'occhio umano: infrarosso e ultravioletto.


Spettro luminoso
fonte: energymedc

Un altro elemento specifico di una lampadina è dato dalla tonalità della luce che emette, che può essere più calda o più fredda. Normalmente si definisce questo parametro come temperatura di colore, ovvero la tonalità che avrebbe la luce emessa da un corpo nero ideale, riscaldato alla temperatura data e il cui valore è espresso in kelvin.
È da sottolineare che contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare, quando si parla di luce calda, si intende una luce tendente verso la parte rossa dello spettro luminoso e quindi emessa da un corpo a temperatura Kelvin più bassa. Il ragionamento è esattamente l'opposto se parliamo di luce "fredda", cioè tendente verso il blu.